Io, spia dell'Est in prima pagina per quattro chiacchiere al bar Rosati
Scritto da Spiare.com • Lunedì, 19 ottobre 2009 • Commenti 0 • Categoria: SpionaggioIeri mattina ho dovuto comprare Il Giornale avendo ricevuto alcune telefonate divertite, indignate, sorprese.
Così ho scoperto - insieme ad una mia gigantesca foto sulla prima pagina - di essere precocemente stato, dal 1963 al 1967, una spia al soldo dei servizi cecoslovacchi.
Ho scoperto anche di avere avuto un nome in codice "Donat", di non essere stato remunerato, a parte un uovo di Pasqua, dato che la mia attività era svolta per simpatia politica verso quel regime.
È un'accusa talmente ridicola che non varrebbe la pena neanche di rispondere: ma questi sono i tempi in cui viviamo, in cui si è costretti a reagire alle calunnie mediatiche. Ho letto il servizio e mi sono chiesto il perché di tutto quel chiasso.
A che cosa si riduceva l'attività spionistica che avrei svolto? Certo, se fossi un responsabile dei servizi segreti licenzierei me stesso e anche il "contatto". Azzardo l'ipotesi che l'interesse dell'agente cecoslovacco fosse soprattutto quello di restare a Roma che certo era molto più allegra di Praga e nonostante tutto lo è ancora.
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