Libia: spie, integralisti e intrighi di una sporchissima guerra
Scritto da Spiare.com • Martedì, 29 marzo 2011 • Categoria: Servizi Segreti
Il capo della Casa Bianca ha sottolineato che gli americani “devono essere orgogliosi delle vite salvate in Libia” con un intervento “che è stato nel nostro interesse nazionale”. E la stampa internazionale esulta per i successi dei ‘ribelli’. Ma ad alcuni ‘inviati’, specialmente a quelli ‘di sinistra’ italiani sono stranamente sfuggiti alcuni particolari sulla ‘opposizione libica’.
Innanzi tutto i fatti. Sebbene del tutto ignorato dai media internazionali o addirittura definito ‘materiale di disinformazione’, il bilancio fornito dal Omar Khaled, funzionario del Ministero della Salute libico, riferisce di 114 morti e di 445 feriti a causa dei bombardamenti compiuti tra il 20 ed il 23 marzo da forze statunitensi, francesi e del Regno Unito. I dati forniti dal governo di Tripoli non distinguono tra vittime civili e militari, ma secondo informazioni riferite da Telesur e raccolte tra i media locali “la maggioranza delle vittime erano civili, dei quali 100 sono stati uccisi a Tripoli, mentre gli altri 10 sono morti a Sirte (nord), oltre 600 chilometri dalla capitale”.
Il ‘successo’ al quale si è riferito Obama è però il frutto di una complessa operazione di ‘guerra psicologica’ supportata da alcuni media, in particolare Al Jazeera, preparata con cura da Washington, Parigi e Londra e gestita, forse, con la stessa confusione con la quale si è ‘prederminato’ il superpasticcio afgano.
Microtelecamere
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